Nuove Tecnologie Farmacologiche Contro il Colesterolo

COLESTEROLO LDL: IDENTIKIT dI UN “CATTIVO”

Aiuterebbero infatti a diminuire i livelli di colesterolo totale e al tempo stesso ad innalzare quelli del colesterolo buono (HDL). Avere alto quello HDL consente di ridurre la quantità di colesterolo in eccesso e, pertanto, non è affatto pericoloso», spiega la dottoressa. Pertanto, per fare le analisi al fine di controllare i valori del colesterolo, non sarebbe neppure necessario saltare la colazione. Sembrerebbe, dunque, scontato che la soluzione al problema sia l’eliminazione completa dei cibi incriminati, eppure non è necessario né produttivo arrivare a tali estremi: infatti una crestor acquistare modesta quantità di grassi saturi è consentita in un corretto schema alimentare che prevede un equilibrio tra le diverse componenti lipidiche. Non tutti conoscono davvero questo nemico e i suoi pericoli, quali siano le soglie da non superare, quanto sia necessario sapere se si è o meno ad alto rischio cardiovascolare. Un cuore debole vuol dire che meno sangue, e quindi meno ossigeno, viene portato alle arterie. All’inizio del 2008 è stata resa pubblicata una ricerca del 2006, condotta e finanziata dai produttori di due farmaci anticolesterolo, l’ezetimibe che ne inibisce l’assorbimento intestinale e la simvastatina (associati con il nome commerciale Inegy) in cui si dimostrava che i due farmaci abbassano effettivamente il livello di colesterolo presente nel sangue, ma non riducono il rischio di infarto.

Hanno trovato che l'indicatore di mortalità crestor 5mg in linea più affidabile per pazienti con insufficienza cardiaca cronica era la concentrazione di citochine nel sangue, particolarmente per pazienti la cui insufficienza fosse dovuta a disfunzione coronarica. «Nella seconda decade di questo secolo abbiamo compreso che il colesterolo cattivo, che è l’espressione della concentrazione nel sangue delle lipoproteine a bassa densità, non era semplicemente un fattore di rischio ma l’elemento causale della malattia - sottolinea Furio Colivicchi, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco) - . Consideriamo ora che più del 90 % di tutte le malattie cardiovascolari si riscontrano in persone che abbiano superato i 60 anni e che quasi tutti gli studi hanno trovato che il colesterolo alto non è un fattore di rischio per le donne. E c'è un'ulteriore rassicurazione per quelli che hanno il colesterolo alto; sei studi hanno trovato che la mortalità totale è inversamente collegata al colesterolo totale, o al colesterolo-LDL o a entrambi. La maggior parte di colesterolo che è presente nel nostro corpo, circa l’80% del totale, non è introdotto con l’alimentazione ma è sintetizzato dal corpo medesimo. Hanno trovato che il rischio di mortalità per pazienti con insufficienza cardiaca cronica era fortemente e inversamente correlato con il colesterolo totale, colesterolo LDL e anche trigliceridi; le persone con i valori lipidici più alti vivevano molto più a lungo di quelli con valori bassi..

Anche in questo caso, meglio non abusare con la quantità. In accordo con questa teoria, hanno riscontrato una maggior quantità di endotossine nel sangue di pazienti con deficienza cardiaca ed edema che non in pazienti privi di questi problemi, inoltre le concentrazioni di endotossine sono diminuite in maniera significativa quando le funzionalità cardiache sono state assistite mediante trattamento medico. La nomea di cattivo deriva dal fatto che se le quantità circolanti sono eccessive tende ad accumularsi nelle pareti delle arterie, fino ad ostacolare o addirittura impedire la normale circolazione sanguigna per formazione di una placca aterosclerotica. Quando è in circolo dal fegato ai tessuti, il colesterolo è legato alle LDL, che hanno il compito di rifornire le cellule del nostro organismo di questo lipide. Gli organi e i tessuti irrorati dal vaso sanguigno interessato non ricevono più sangue e viene così a mancare l’apporto di ossigeno e sostanze nutritive di cui le cellule hanno bisogno per funzionare correttamente. Quindi il colesterolo del quale attraverso le analisi del sangue dobbiamo controllare è l’ LDL. Al fegato giunge il colesterolo esogeno proveniente dall'assorbimento intestinale, veicolato dalle particelle rimanenti dei chilomicroni; a esso si aggiungono il colesterolo endogeno di sintesi epatica, quello derivato dalla captazione delle IDL (intermediate density lipoproteins) e delle LDL (low density lipoproteins) e quello di ritorno dai tessuti periferici tramite le HDL (high density lipoproteins).

Secondo gli autori di uno studio cinese su 30.378 persone seguite per 15 anni, il controllo dei trigliceridi e del colesterolo Hdl dovrebbe essere un obiettivo nel trattamento della dislipidemia nei soggetti con bassi valori di colesterolo Ldl. Le Hdl sono molecole ancora più piccole delle Ldl (meno della metà) e sono costituite per il 50% di proteine e l’altro 50% di grassi, di cui la metà circa è colesterolo e l’altra metà fosfolipidi. I fosfolipidi sono chiamati così perché sono dei lipidi (grassi che contengono fosfato). Avocado: ricchissimo di grassi mono-insaturi, ottimi per ridurre il colesterolo “cattivo”, va però consumato con moderazione perché molto calorico. Pazienti con insufficienza cardiaca seria restano senza fiato perché i tessuti ricevono troppo poco ossigeno, la pressione nei loro vasi cresce perché il cuore non può pompare il sangue con potenza sufficiente e diventano edematosi, cioè c'è del fluido che si accumula nelle gambe e nei casi più seri anche nei polmoni e in altre parti del corpo. Esistono però anche alcuni rimedi naturali contro il colesterolo, che possono aiutarci in caso di ipercolesterolemia. L’eccesso di colesterolo nel sangue viene chiamato ipercolesterolemia.

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